E’ possibile trattare pazienti con carnagione scura? | Accademia Italiana Laserterapia

E’ possibile trattare pazienti con carnagione scura?

I pazienti con fototipo V o VI, in base alla classificazione di Fitzpatrick, avendo una maggiore quantità di melanina nella pelle, cromoforo per la luce laser, sono soggetti ad un rapido innalzamento della temperatura cutanea durante trattamenti con laserterapia ad alta intensità. Anche in questa circostanza esistono pochissime possibilità che la laserterapia ad alta intensità ustioni un paziente. Innanzitutto la terapia è spesso dinamica e l’applicatore viene mosso continuamente sulla pelle, in questo modo è praticamente impossibile raggiungere elevate densità energetiche. Inoltre l’operatore è sempre a stretto contatto con il paziente e può modificare la potenza o la modalità di somministrazione dell’energia in funzione della sensazione e dei feedback del paziente. Alcuni dispositivi per laserterapia sono dotati di protocolli preimpostati, che variano in funzione del fototipo del paziente, per garantire sempre la massima sicurezza. Inoltre gli operatori che utilizzano i dispositivi per laserterapia sono professionisti del settore opportunamente formati. Una metodica laser recentemente brevettata, Theal Therapy, dispone di un sistema brevettato di controllo termico che oltre a garantire la massima sicurezza sia con trattamenti statici, dinamici ed automatici, permette di massimizzare i risultati terapeutici.

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